L’EGITTO, IL TURISMO MEDICALE E MESSI: COSA LI ACCOMUNA?

Il ministro della salute egiziano, in accordo con quello del turismo, ha stilato un programma dedicato al turismo medicale per i pazienti affetti da epatite C.

A sostenere questo programma vi sarà anche il penta pallone d’oro Lionel Messi, infatti, sono note a tutti le vicende che hanno colpito la sua salute prima di diventare un giocatore di calcio professionista. Insomma, un testimonial sensibile e per niente disinteressato al tema. Il fuoriclasse argentino è atteso per settimana prossima al Cairo.

Il ministro della salute ha dichiarato che l’Egitto è stato al centro dell’attenzione di tutte gli altri paesi, grazie al successo e l’impegno che li ha contraddistinti nei trattamenti riservati a quasi un milione di pazienti affetti da epatite C.

Nel programma lanciato dal ministero della salute, si è pensato ad un piano per attirare milioni di turisti, infatti il piano include trattamenti dedicati alla psoriasi, reumatismi, artrite reumatoide, acne ed eczemi.

Il programma offre “trattamenti coinvolgenti” permettendo ai pazienti non solo di ricevere cure specializzate ma anche l’opportunità di visitare luoghi meravigliosi, che fanno dell’Egitto uno dei paesi più belli al mondo.

Team preparati di dottori porteranno avanti seminari dedicati al turismo medicale e al suo sviluppo, per far conoscere meglio l’Egitto e le sue eccellenze mediche.

Nel 2016, le infrastrutture egiziane sono state in grado di curare 942,000 pazienti affetti da epatite C con un costo pari 180,000 euro circa.
Ci sono stati 550,000 pazienti a carico del governo; 262,000 pazienti coperti da assicurazione sanitaria; 25.000 pazienti a spese dei corpi di polizia e militari, mentre 105 pazienti hanno dovuto affrontare le spese mediche a loro spese.

Nel frattempo, il ministero sta conducendo ricerche volte ad individuare nuovi pazienti da trattare, al fine di raggiungere nove milioni di pazienti curati entro la fine del 2017.