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UN NUOVO TARGET PER LE STRUTTURE ALBERGHIERE: I CLIENTI/PAZIENTI.

New York,Miami,Cleveland,Houston: Sono solo alcuni esempi di città dove sta nascendo un nuovo fenomeno; quello delle strutture alberghiere specializzate nell’ospitare clienti che devono ricevere trattamenti clinici.

Sempre più ci si accorge di come le strutture alberghiere siano sensibili al fenomeno del turismo medicale, un mercato che non può essere trascurato. Da qui l’esigenza e la voglia di creare sinergie tra mercato ospedaliero e mercato alberghiero.

Questo perché, come afferma William M. Peacock III, primario di cardiologia presso l’ospedale di Cleveland, “Il fenomeno di pazienti stranieri è in forte espansione. Se nel 2014 il tasso di pazienti stranieri sfiorava l’1%, nel 2015 si è passati quasi al 6% e la maggior parte di essi proviene dalla zona del Golfo“.

In più, questo tipo di fenomeno, soprattutto a livello economico, convince proprio tutti. Perché si stima che il pernottamento di un paziente in una clinica o ospedale sia in media di 2.500 $ a notte, mentre per quel che riguarda il pernottamento in un albergo dedito alle degenze post-operatorie la media non va oltre i 250 $, con condizioni ben più confortevoli.

Molte sono le cliniche che hanno aperto uno “sportello amico” per quei pazienti che non parlano inglese, infatti, ci sono membri dello staff che arrivano a parlare otto lingue.

Ma quali sono, nel dettaglio, le strutture alberghiere che hanno sposato la causa del turismo sanitario?

NEW YORK- EDGE HOTEL:Aperto nel 2015, situato nella parte alta di Manhattan a pochi passi da Time Square. Aperto ad un isolato e mezzo dal New York Presbyterian Hospital, l’hotel ha un tasso di occupazione costante di oltre l’80 per cento.

CLEVELAND – HOLIDAY INN CLEVELAND CLINIC: Aperto nel maggio del 2015, potremmo definirlo come una vera è propria appendice dell’ospedale: collegato ad esso tramite un ponte, è caratterizzato da nove piani con 276 camere concepite per degenze medie e lunghe. Qui hanno pensato proprio a tutto, addirittura, il bancone del bar nella hall è caratterizzato da altezze diverse, per soddisfare quel tipo di clientela che non può fare a meno della sedia a rotelle. Le camere prevedono più prese elettriche, qualora i clienti avessero bisogno di collegare respiratori e altre apparecchiature.

HOUSTON – INTERCONTINENTAL HOUSTON MEDICAL CENTER: In fase di costruzione, sarà composto da 353 camere e 21 piani. Concepito come hotel di lusso, per pazienti alto spendenti, è situato a pochi passi dal Texas Medical Center.

MIAMI – HITLTON MIAMI/DADELAND: È di pochi mesi fa l’ufficialità della partnership tra l’ospedale Baptist Health South Florida e la famosissima catena di alberghi Hilton. Il nuovo albergo Hilton Miami/Dadeland prevedrà 150 camere, progettate secondo i più alti standard ospedalieri. Di queste camere, 34, saranno adibite per periodi di degenza abbastanza lunghi. Interessante è notare come questo sia uno dei primi esempi di partnership tra questi due tipi di realtà.

TRENDS IN FASE DI SVILUPPO

Il fenomeno hotel/ospedale riflette due tendenze. Le cliniche, sempre più,vengono progettate con l’ospitalità in mente, come ad esempio camere singole a paziente e mobili che rispecchiano quella che è l’estetica alberghiera e non quella ospedaliera.

Tuttavia, queste partnership sono anche l’ultimo esempio di come le strutture cliniche stiano spostando la loro attenzione e le loro risorse, dalla cura delle patologie alla salute pubblica e alla “Community Care”, aprendosi a collaborazioni con altre organizzazioni, ospedali e centri medici in grado di combinare i servizi sanitari medici, sociali e comportamentali e soddisfare meglio le esigenze non “cliniche” dei pazienti.

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