TURISMO DENTALE: PERCHE’ GLI ITALIANI SCELGONO L’ESTERO E COME SI DIFENDONO I NOSTRI DENTISTI

Partiamo, innanzitutto, da questo primo dato; l’Italia è il secondo paese più caro per quanto riguarda i trattamenti dentali in Europa, superato solo dal Regno Unito. Infatti, mentre i nostri connazionali spendono in media 135 € per trattamenti dentali, in Inghilterra, si spendono in media, 156 €.

Per questo motivo, circa il 15% degli italiani, sempre più spesso si rivolge all’estero per ricevere trattamenti ai denti. La meta più gettonata rimane la Croazia, dove gli italiani, rappresentano la quota maggiore dei viaggi per la cura dentale. I professionisti croati sanno che corde toccare: analizzando i loro siti, si evince immediatamente come facciano leva su prezzi vantaggiosi, informando i loro futuri pazienti sulla possibilità di risparmiare fino al 70%. In più, a non mancare mai, in questi siti è la sezione “turismo dentale”dove si lodano le bellezze del territorio e si propongono visite guidate e tour enogastronomici, affinché la degenza dei pazienti sia il più piacevole possibile.

Cosa fanno i dentisti italiani per difendersi?

Nasce la formula delle cliniche low cost all’interno e fuori dai centri commerciali. Molti dentisti si sono rimboccati le maniche e hanno preso spunto dalle già consolidate cliniche low cost spagnole, per generare un nuovo modello di business.

Questo nuovo approccio, sicuramente più commerciale, comporta orari di lavoro più lunghi, restando aperti sette giorni su sette, far sì che in clinica ci sia sempre un medico ad accogliere eventuali clienti e soprattutto il lancio di offerte e sconti. Proprio come si fa in normale attività commerciale.

Serve inoltre un nuovo approccio di marketing, con maggiori sinergie tra pubblico e privato. È questa l’opinione di Francesco Martelli, fondatore di Microdentistry (Istituto per la Formazione e la Ricerca in Odontoiatria Microinvasiva), un centro dedicato alla formazione e alla ricerca clinica secondo cui, analizzando l’attuale situazione in Italia, è doveroso rilanciare il sistema sanitario nazionale con le sue tante eccellenze, cominciando da un’adeguata sponsorizzazione all’estero, vi è un vero e proprio impegno culturale e operativo per far sì che ciò avvenga il prima possibile.

È palese, in ogni caso, che quella del dentista, come tantissime altre professioni, si stia adattando sempre più a quello che è lo scenario economico odierno, sempre più mutevole, sempre più dinamico, sempre più liquido.